Come poter portare la propria auto in Portogallo? 

Esistono 2, anzi 3 alternative:

 

1. Guidandola per tutto il percorso con tappe in Francia e Spagna, sempre che non partiate dal profondo sud, per cui sarà forse meglio includere anche una tappa italiana.

 

2. Imbarcandosi su un traghetto direzione Barcellona, risparmiando, per così dire, un migliaio di km. partendo da Civitavecchia o Livorno.

 

3. Per i più facoltosi, contattare una compagnia di trasporti internazionali che ve la recapiti in Portogallo, per diverse centinaia di euro.

 

Nel primo caso, potrebbe essere divertente far diventare il viaggio stesso una mini-vacanza.
Sceglierete hotel su diversi siti di vostro gradimento, e vedrete che si trovano ottime offerte anche in hotel 4-5 stelle per una cifra tra le 50 o 70 euro a notte a camera.
Da Roma, la città in cui vivo, a Tavira, dove lavoro, le ore sono 24.
Ora, capisco che per i più non sia una passeggiata ma, spezzando il viaggio in più di una tappa ( nel mio caso Aix-en-Provence e Valencia), si arriva a destinazione con 8 ore di guida al giorno fermandosi per giunta in località da visitare assolutamente almeno una volta nella vita ( sono Italo-americano da parte di padre, compagna italo-francese, madre di origini abruzzesi per cui amante della buona cucina, e conosco bene Francia, Spagna e Portogallo, per cui se volete qualche consiglio, se posso lo darò volentieri ).

Per avere uno specchietto di quello che sarà la spesa, andate sul sito viamichelin.it , sulla schermata apparirà anche il dettaglio dei pedaggi autostradali con relativo ammontare di tutto il percorso che avrete selezionato. Indicativamente avrete anche la spesa di benzina, diesel o gpl, ma questo probabilmente lo saprete meglio voi in base alla vostra vettura.
Per assurdo questa è la modalità che consiglio.


Traghetto:


Tariffe convenienti, che si riflettono sulla scarsità, impreparazione ed incompetenza del personale a bordo.
Qui l’obbligo assoluto è di prenotare una cabina, sperare sia pulita, chiudersi dentro con una buona dose di libri o dvd o fate voi, e cercare di dormire il più a lungo possibile.
La nave in sé non è male, ma ripeto, i servizi sono scadenti in modo assoluto.
La traversata dovrebbe durare circa 20 ore per arrivare a Barcellona, ma non si è mai così fortunati.
Il mare, che tu Lupone a giudicare dalla foto conosci molto bene, è imprevedibile anche per colossi di stazza superiore a migliaia di tonnellate. E così ti capita di partire non più alle 20,30 ma alle 24,00, e di giungere a destinazione con altre 3 ore di ritardo, che sommate alle prime diventano un macigno insostenibile.
Per chi volesse quindi avventurarsi, calcolate le variabili, ed aggiungete ASSOLUTAMENTE la cabina, perché le aree comuni sono poche, rumorose e piene di persone spaesate che rimpiangono di non averne scelta una al momento della prenotazione.
Inutile chiederne una una volta a bordo, per una qualche regola di mercato a me sconosciuta, piuttosto che proportene una ad un prezzo vantaggioso perché libera, pretendono di venderla al doppio di quanto trovato su internet, senza addirittura scalare il passaggio ponte già pagato.
Inutile prenotare la poltrona riservata. L’unica sala, piccola, viene presa d’assalto da ogni genere di ectoplasma che, noncurante del rispetto altrui, occupa posti non suoi, si sdraia a piedi nudi occupando 3 sedute, russa per non dire altro e addirittura si sdraia sui 2 corridoi impedendo il passaggio. Insomma, risparmiatevi quest’ecatombe, siete in pensione, siete residenti non abituali, guadagnate di più, e spendete i soldi per la cabina.

Nel terzo caso, so che esiste la possibilità ma non ho modo di portare né esperienza diretta, tantomeno relative ai miei amici/clienti, per cui non saprei cosa dire.